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Archivio

L’archivio dell’abbazia, riordinato nel 1764 da don Marc’Antonio da Gubbio nei nuovi locali predisposti dall’abate generale don Cesare Alessandro Scarselli di Bologna e dotato di sei volumi con l’inventario e gli indici di tutti i documenti conservati, a seguito della soppressione dell’abbazia, il 2 agosto 1809, è stato manomesso e gran parte dei documenti sono andati dispersi.

Dei documenti che i monaci sono riusciti a salvare dal trafugamento, oltre un migliaio di pergamene nell’attuale fondo diplomatico, si conservano la Charta fundationis (26 marzo 1319); le bolle pontificie di Clemente VI (21 gennaio 1344), con le quali viene confermata la fondazione di Monte Oliveto e dell’omonima Congregazione benedettina; i nove volumi delle Familiarum tabulae, con l’elenco annuale dei monaci viventi nei diversi monasteri della Congregazione; il Liber professorum; diverse copie del Necrologium; il Chronicon Cancellariae e diversi registri e documenti dell’amministrazione del patrimonio dell’abbazia.

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